Le elezioni SISC 2014 si sono svolte durante l’Assemblea Generale dei Soci SISC il giorno 30 settembre 2014 alle ore 15:45 presso Ca’ Dolfin, Università Ca’ Foscari Venezia, in occasione della Seconda Conferenza Annuale della Società Italiana per le Scienze del Clima.
ELEZIONI DEL PRESIDENTE SISC
Al Prof. Carlo Barbante sono stati affidati il mandato di Presidente Eletto per il biennio 2015-2016, il mandato di Presidente per il biennio 2017-2018 e il mandato di Presidente Uscente per il biennio 2019-2020.
Carlo Barbante è Professore Ordinario di chimica analitica presso l’Università Cà Foscari di Venezia e Direttore dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). E’ uno scienziato con un elevato profilo internazionale, che negli ultimi venti anni ha dato un notevole contributo alle scienze ambientali e climatiche. Il suo punto di forza è la capacità di estendere la propria conoscenza a diversi settori, quali la geochimica nelle carote di ghiaccio, la chimica analitica, le ricostruzioni paleoclimatiche, l’inquinamento ambientale, la chimica dell’atmosfera, sintetizzando i risultati ottenuti da tutti questi ambiti. Carlo Barbante è noto per i suoi contributi nell’ambito della paleoclimatologia e dei cicli biogeochimici del passato. In particolare, questi contributi comprendono la ricostruzione dell’inquinamento atmosferico attraverso l’analisi delle carote di ghiaccio polare e alpino, così come lo sviluppo e l’utilizzo di approcci analitici innovativi, basati sulla spettrometria della massa organica/inorganica. In tutti questi campi ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo e comprensione di set di dati che hanno rivoluzionato la conoscenza della storia del sistema Terra. Carlo Barbante ha vinto il prestigioso “ERC Advanced Grant” della Commissione Europea, con un progetto riguardante la ricostruzione dell’impatto delle attività umane sul clima. E’, inoltre, delegato nazionale italiano di Horizon 2020 per la Societal Challenge “Azione per il clima, l’ambiente, efficienza delle risorse e materie prime” e “Professore Distaccato” presso l’Accademia Nazionale dei Lincei a Roma.
“E’ ormai chiaro che, come emerge dal Fifth Assessment Report dell’IPCC, le emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane stanno cambiando l’atmosfera e influenzando il clima della Terra. Questo è un dato di fatto e se non vengono intraprese delle azioni di mitigazione e adattamento, è sempre più probabile che si verifichino significativi sconvolgimenti non solo nei sistemi fisici ed ecologici della Terra, ma anche in quelli sociali e relativi alla sicurezza e salute umana. In tale contesto, la “Società Italiana per le Scienze del Clima” (SISC) deve agire da catalizzatore di azioni e punto di incontro tra idee di diverse discipline. Il lavoro di fisici e chimici, geografi e geologi, economisti e politici deve mirare a obiettivi comuni, volti a sostenere le politiche e le azioni in grado di ridurre gli effetti del cambiamento climatico. La SISC deve rappresentare una piattaforma ideale per l’educazione delle giovani generazioni di scienziati e un interlocutore in grado di supportare i responsabili politici nazionali nelle decisioni sulle questioni legate al clima”.
Maggiori informazioni su C. Barbante sono disponibili sulla sua webpage.
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ELEZIONI DI DUE MEMBRI ORDINARI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO SISC
I due nuovi Membri Ordinari del Consiglio Direttivo per il quadriennio 2015-2018 sono:
Francesco Bosello. Si è laureato presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito un Master in economia presso lo University College of London (UK) e un Dottorato in economia presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Attualmente è ricercatore confermato presso l’Università degli Studi di Milano Statale al Dipartimento di Economia Management e Metodi Quantitativi, ricercatore associato presso la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e “affiliate scientist” del Centro Euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). I sui principali interessi di ricerca si concentrano sull’economia dei cambiamenti climatici e delle politiche ad essi associate. In particolare si è occupato di accordi internazionali ambientali e dello sviluppo di politiche di mitigazione e adattamento nell’ambito dei processi di negoziazione sul clima. Si interessa anche della valutazione economica degli impatti del cambiamento climatico e dei costi e benefici delle politiche di mitigazione e adattamento attraverso lo sviluppo e applicazione di modelli integrati economico-climatico-ambientali.
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Antonello Pasini è ricercatore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR. Fisico teorico come formazione, si è poi specializzato in meteorologia secondo i canoni della World Meteorological Organization. Esperto di sistemi complessi e di intelligenza artificiale, dagli anni ’90 applica queste competenze al campo meteo-climatico con studi di modellistica. E’ autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali e recentemente ha edito un libro multi-autore per la Springer che ben rappresenta lo stato dell’arte degli studi di intelligenza artificiale per le scienze ambientali. I risultati di maggior rilievo ottenuti da Antonello riguardano il campo dell’attribution climatica. Oltre all’attività di ricerca, da circa un decennio si occupa anche di divulgazione. Sui modelli e i metodi di studio del clima ha pubblicato I cambiamenti climatici. Meteorologia e clima simulato (Bruno Mondadori, 2003), con edizione riveduta e corretta in lingua inglese per World Scientific Publishers (2005). Ha poi curato il libro multi-autore Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale (Franco Angeli, 2006), dove si presentano al grande pubblico i risultati più recenti sullo studio del clima e dei suoi impatti sul territorio e gli ecosistemi, con una particolare attenzione ai cambiamenti futuri sul Mediterraneo e l’Italia. Insieme a Luca Fiorani, ha poi scritto (2010) Il pianeta che scotta. Capire il dibattito sui cambiamenti climatici, dedicato all’analisi del dibattito mediatico sul clima. E’ autore di un blog sui cambiamenti climatici dal titolo emblematico (Il Kyoto fisso), che è stato per 5 anni sulle pagine web de Il Sole 24 ore e oggi è ospitato dal sito della rivista Le Scienze.
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